16.06.2009 -
24 finalisti provenienti da 20 Paesi diversi si disputeranno il
"Global Entrepreneurship Competition", premio organizzato
nell'ambito dell'HiT di Barcellona - il World Innovation Summit,
che mira a promuovere le migliori idee in ambito economico e
imprenditoriale e il dialogo tra imprese e potenziali
finanziatori.
Nella rosa dei finalisti, selezionati da un World Nominating
Committee formato da 24 rinomati "centri per l'imprenditoria" a
livello internazionale (business school, università, parchi
tecnologici) una sola azienda italiana: G-Diet
(www.glifeprogram.com), start-up promossa da AREA Science Park, che
sviluppa percorsi nutrizionali e stili di vita personalizzati per
un benessere di lunga durata e una vita sana.
L'azienda triestina è specializzata nell'individuazione di
percorsi nutrizionali personalizzati basati non solo sul patrimonio
genetico, quindi sull'analisi del DNA, ma anche sul gusto e sullo
stile di vita dell'individuo. G-Diet offre un sevizio innovativo
sia per professionisti coinvolti nel settore del benessere sia per
i singoli individui che sono alla ricerca di uno stile di vita
adatto al proprio corpo, alla propria fisiologia.
"Tutti noi - spiega Paolo Gasparini, uno dei tre proponenti di
G-Diet - siamo molto soddisfatti per questo prestigioso traguardo.
Speriamo si possa andare oltre, entrando nel ristretto novero delle
aziende che vinceranno un premio anche se, ci rendiamo conto, la
cosa è molto difficile, visto il livello di competitività di chi è
arrivato in finale. Comunque essere presenti a Barcellona è anche
di grande aiuto nelle trattative che sono in corso con aziende
leader del settore e che hanno mostrato grande interesse nella
nostra idea e nei nostri prodotti".
I 24 finalisti della competizione spaziano dal settore
biotecnologico a quello della salute, dalla chimica alle
telecomunicazioni, dall'educazione all'impegno nel sociale. I
prodotti e i servizi selezionati sono molto diversificati, dal
sistema di assemblaggio delle cellule staminali alle valvole
innovative per l'apparato cardiovascolare, dagli strumenti per una
rapida scoperta di agenti infettivi alle piattaforme di supporto
accademico per studenti.
"La start-up è il risultato di un processo che in AREA
cominciamo "prima del primo miglio" - spiega il direttore generale
di AREA Science Park, Giuseppe Colpani - ed è basato su una severa
selezione che coinvolge diverse professionalità. Se l'esito è
positivo si avvia la start-up to be, che viene aiutata, anche
economicamente, nella crescita nelle due dimensioni: prodotto e
imprenditore.
Nel secondo step, imprenditori di chiara fama e consulenti
industriali valutano i progressi e propongono strategie di crescita
o, se l'esito è negativo, di interruzione dell'iniziativa. Quando
alla start-up to be arriva il primo ordinativo dal mercato o il
primo interesse reale di venture capitalist o di altri imprenditori
consolidati e affidabili, allora, e solo allora, diventa azienda a
tutti gli effetti.
Il nostro orientamento è che non conti il numero degli spin-off
ma il numero di quelli che hanno successo sul mercato, con forti
ritorni per tutti gli stakeholder. Come media, superano il primo
livello di esame meno del 20% dei proponenti. Dei rimanenti circa
il 60÷70% arriva al mercato. G-Diet è una di queste". G-Diet, con
le altre aziende finaliste, parteciperà alla competizione per
l'assegnazione di 90.00 euro, suddivisi in: un primo premio da
50.000 euro, un secondo premio da 20.000 euro, un terzo premio
10.000, e due premi da 5.000 euro, il "Best presentation" e il
"Social value award".