16.04.2010 -
Il Consiglio di amministrazione del Consorzio per l'AREA di
ricerca ha approvato il bilancio consuntivo del 2009. Il risultato
ottenuto è molto soddisfacente: si registra infatti sia una
crescita del fatturato di AREA che del personale. Dato rilevante è
che, in un anno caratterizzato da una crisi profonda e globale per
il sistema economico, il Consorzio insieme alla società "in house"
Innovation Factory ha visto aumentare il personale del 41%,
passando dai 116 addetti di dicembre 2008 ai 164 del dicembre
2009.
Lo staff operativo è stato accresciuto dunque di 48 unità, 28
delle quali destinate al progetto Basilicata Innovazione e il resto
da suddividersi tra il progetto Enerplan - per la realizzazione di
impianti innovativi dimostrativi nel settore delle rinnovabili e
dell'efficienza energetica - e per il supporto alla competitività
delle imprese. Nel 2009 sono stati investiti 3,4 milioni di euro
(coperti per il 42% con fondi propri) dei quali oltre 1,7 milioni
sono relativi al sostegno di programmi di ricerca. Per quanto
riguarda le entrate dell'e nte, esse sono aumentate del 4%,
nonostante la riduzione dei contributi dello Stato.
Per contro le corrispondenti spese sono lievitate del 10%. "È
stata una precisa strategia dell'ente. Per due anni abbiamo
mantenuto invariato il numero degli addetti, ma nel 2009, in tempo
di crisi, abbiamo scelto di investire in cervelli più che in
mattoni - commenta il presidente di AREA, Giancarlo Michellone -
Questo ci permette di valorizzare in Italia e all'estero le
competenze distintive che ci vengono richieste e remunerate.
Ovviamente, con oculatezza. Infatti il risultato finanziario
corrente resta positivo per circa 620 mila euro, anche se inferiore
a quello dell'anno precedente per circa un milione.
Il nostro modello di sviluppo prevede di attivare sempre più
iniziative a livello nazionale e nell'Europa dell'Est, trasferendo
metodologie e nuovi progetti sia di AREA sia del nostro territorio,
per ottenere ritorni economici e occupazionali. L'apertura della
nostra sede in Basilicata ha permesso il contemporaneo aumento di
risorse in FVG. È il primo passo a cui ne seguiranno altri in corso
di sviluppo, che vogliamo fare con le PMI e la rete regionale
confluita nel Coordinamento degli Enti di Ricerca (CER). Significa,
quindi, essere sempre più 'glocal' e con profitto".