14.04.2011 -
Può un'opera d'arte essere costituita da un algoritmo? E' quello
che accade nell'arte digitale, ovvero quel tipo di arte che viene
generata da un artista attraverso l'uso del computer: schizzo su
carta poi trattato con Photoshop, pittura digitale con tavoletta
grafica, fotografia digitalizzata e trattata ecc..
L'arte digitale è e una delle principali rappresentazioni
creative della società attuale e non manca di interessare
investitori e mecenati. Ma quali conseguenze comporta il trattare
opere d'arte completamente smaterializzate? Chi opera nell'arte
digitale ha bisogno di procedure che garantiscano la conservazione
di un'opera e la sua corretta fruizione.
E' inoltre necessario rendere riconoscibile l'opera originale
dalle copie abusive per garantirne il valore, tanto simbolico
quanto economico. Per rispondere a questi bisogni è nato DWC -
Digital Works Center, gruppo di sviluppo di Innovation Factory,
l'incubatore d'impresa di AREA Science Park. DWC sarà uno dei
protagonisti di "Collegare, collaborare, condividere. Scenari di
innovazione tra Ingegneria e Tecnologia", la giornata che Oracle
Italia organizza per venerdì 15 aprile presso il Museo Revoltella
di Trieste.
Si parlerà di tecnologie informatiche per la collaborazione in
azienda e tra aziende e di cloud computing, ovvero di quell'insieme
di tecnologie informatiche che permettono l'utilizzo condiviso di
risorse hardware o software distribuite. E proprio sotto la chiave
della condivisione Digital Works Center illustrerà le
caratteristiche salienti di ciò che è oggi l'arte digitale, che sta
sempre più ampliando i linguaggi artistici tradizionali della
pittura, della scultura, della stampa e della fotografia.