27.08.2010 -
Circa 9000 i km percorsi, cinque le nazioni visitate, oltre 450
le campionature raccolte. Sono alcuni dei numeri di Marco Polo
2010, il progetto scientifico che ha come obiettivo quello di
analizzare le caratteristiche genetiche e culturali di popolazioni
affacciate sulla Via della Seta. Il gruppo di viandanti, composto
da scienziati e comunicatori della scienza, in viaggio da circa 40
giorni, è approdato in Tagikistan, dove continua a raccogliere
campionature nelle diverse di comunità di Terra Madre.
I dati raccolti sono frutto di diversi tipi di test, che
coinvolgono i cinque sensi. In primis gli scienziati raccolgono per
ogni individuo un campione di saliva, dalle cui cellule sarà
estratto, nei laboratori di Trieste, il dna. Viene poi effettuato
un test " cromatico" - chiamato Farnsworth d15 - per scoprire il
legame tra fattori genetici e incapacità di vedere determinati
colori.
I ricercatori chiedono a ogni individuo di mettere in ordine, in
base alla gradazione cromatica, 15 dischetti. Una persona che
"indovina" la giusta progressione non presenta alcuna discromia,
viceversa potrebbe avere disturbi visivi. Nel caso del progetto
Marco Polo 2010, dato che lo studio viene svolto su popolazioni
omogenee e isolate, è interessante verificare se tutti i membri di
una popolazione presentano problemi di percezione visiva
simili.
Altri test sono invece orientati alla percezione di odori e
suoni. Grazie a 12 pennarelli profumati si testa in che misura una
persona percepisce determinati odori e quali sono quelli più
comuni. Attraverso un audiogramma, invece, si misura a ogni
frequenza la soglia uditiva di un individuo.
Raccogliere dati relativi alla percezione uditiva è importante
perché alcuni geni sono coinvolti nella presbiacusia - la perdita
dell'udito in tarda età - patologia che ha sia una componente
genetica, che una ambientale. Studiare tale patologia è più
semplice in popolazioni isolate, come le comunità di Terra Madre,
che presentano una componente ambientale molto simile.
Infine le popolazioni vengono sottoposte al "test del gusto",
che è costituito da cartina per misurare la percezione dell'amaro e
un sistema di questionari che permette di rilevare le preferenze
alimentari delle singole persone. Ogni questionario presenta 80
domande e altrettanti cibi diversi di cui viene chiesto l'indice di
gradimento (da 1 a 5).
Una volta raccolti, analizzati e comparati i dati genetici
derivanti dall'a nalisi del dna e i dati "sensoriali", gli
scienziati saranno in grado di tracciare una mappa delle
caratteristiche genetiche e culturali delle popolazioni coinvolte.
Questa è la prima volta che viene effettuato uno studio genetico
sulle popolazioni di questi paesi, che proprio per il loro
isolamento sono state finora escluse dalle rotte dei
ricercatori.
I risultati finali, quindi, avranno una notevole valenza
scientifica e culturale. Sul sito www.marcopolo2010.it sono
disponibili il diario di viaggio, foto e video non solo del
processo di campionatura, ma anche di momenti di convivialità
(cerimonie e banchetti). Gli aggiornamenti della spedizione sono
disponibili anche su Facebook e twitter.