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Lo ha ufficializzato il sindaco Cosolini a greenNordEst week. 

Trieste aderisce al Patto dei Sindaci


20.06.2012 -

Oltre 164 milioni i cittadini coinvolti  nel mondo e 4066 le piccole e grandi città firmatarie, di cui 2055 in Italia. Sono alcuni dei numeri dell'iniziativa il "Patto dei Sindaci" (Covenant of Mayors - www.pattodeisindaci.eu ), nata per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale, presentata oggi a Trieste da  Antonio Lumicisi, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.


Il "Patto", la cui adesione è su base volontaria, impegna a predisporre un piani d'azione per ridurre di oltre il 20% le emissioni di gas serra ricorrendo alle fonti rinnovabili e migliorando l'efficienza energetica con programmi ad hoc. L'adesione di Trieste, ratificata dall'ultimo Consiglio Comunale, è stata presentata in AREA Science Park dal sindaco Roberto Cosolini, che ha sottolineato come per la piena attuazione degli obiettivi del Patto sarà fondamentale il contributo progettuale e di competenze delle istituzioni di ricerca del territorio.


Al settore pubblico l'Europa chiede esplicitamente di essere di esempio, di assumere un ruolo trainante, sia implementando sistemi a rinnovabili nei propri edifici (il 12% del totale), sia adottando criteri di sostenibilità nei propri acquisti. Ma questo non basta. Ciò che occorre è soprattutto creare le condizioni normative e di pianificazione territoriale (energetica, urbanistica ed edilizia) che favoriscano il ricorso alle rinnovabili e l'efficienza energetica, la 'maggiore risorsa energetica dell'UE' per citare la Commissione. Gli strumenti a disposizione degli enti locali sono molti, basti pensare, giusto per citarne alcuni, ai PAES, i Piani di Azione per l'Energia Sostenibile del Patto dei Sindaci, ai PCEE, i Piani Comunali di Efficienza Energetica per il patrimonio dell'Ente pubblico, ai regolamenti edilizi come strumento di incentivazione di soluzioni sostenibili.


Certo, i casi di Amministrazioni virtuose si moltiplicano, come testimonia il caso di  Carugate, comune lombardo che si sta distinguendo nell'adozione di una serie di misure virtuose. Spesso, però, le nostre Amministrazioni hanno bisogno di un aiuto, un incoraggiamento per attivarsi prima e meglio.


È quello che fa il Progetto PATRES - Public Administration Training and coaching on Renewable Energy Systems (www.patres.net ), offrendo agli Enti locali l'occasione di avere una formazione ad-hoc, con un approccio pragmatico e orientato ai risultati: momenti di confronto e condivisione di conoscenze ed esperienze per favorire l'apprendimento reciproco; promozione della conoscenza di buone e di cattive prassi, per replicare le esperienze di successo ed evitare errori già commessi da altri. Sono in fase di attuazione  ventisei azioni pilota coordinate da un piccolo esercito di esperti nei sei Paesi coinvolti (Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Italia, Romania e Spagna) che porteranno nell'immediato alla redazione di regolamenti e piani energetici per più di 100 Enti locali europei e nel breve-medio termine alla replicazione dei modelli virtuosi così sviluppati.


L'entusiasmo delle Amministrazioni fa ben sperare e risultati significativi si possono già intravedere. Due i partner italiani di Patres: il Consorzio per l'Area di ricerca di Trieste (AREA Science Park), capofila del progetto, e l'ente di formazione ForSer, Formazione e Servizi per la Pubblica Amministrazione di Udine.

 

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20.06.2012 - Roberto Cosolini:"Trieste aderisce al Patto dei Sindaci"