04.07.2013 -
Il gruppo editoriale Nature ha pubblicato on-line la
classifica 2012 delle istituzioni scientifiche mondiali valutate in
base alle pubblicazioni apparse lo scorso anno su riviste del
gruppo Nature. Tra le prime 200 in graduatoria,
l'unica istituzione italiana presente a metà classifica,
precisamente alla 95sima posizione, è il
CNR, con 26 dei suoi Istituti (http://www.natureasia.com/en/publishing-index/global/).
Tra questi, primo per la valenza del suo contributo scientifico,
l'Istituto Officina dei Materiali - IOM, fiore
all'occhiello dell'AREA Science Park di Trieste, specializzato in
nanotecnologie e innovazione nelle tecnologie convergenti.
Allo IOM triestino vengono sviluppate ricerche di alto livello di
carattere multidisciplinare, in cui fisica, chimica, biologia e
medicina si incontrano per sviluppare nuove soluzioni. "E' un
riconoscimento autorevole che ci fa molto piacere - dichiara il
direttore Alberto Morgante - segno della buona
salute scientifica del nostro Istituto, nonostante tutte le
difficoltà che la ricerca italiana e il CNR attraversa in questi
anni".
Lo IOM conta un centinaio di addetti tra ricercatori,
docenti universitari, dottorandi e borsisti, con sede principale a
Trieste e altre sedi a Cagliari, Perugia e Grenoble (FR).
L'Istituto è responsabile della gestione di una buona parte delle
attività del CNR presso le grandi infrastrutture di ricerca
italiane ed europee nel campo della fisica della materia. Le
ricerche sviluppate si focalizzano su temi rilevanti, quali i
materiali ibridi, la superconduttività, le proprietà fondamentali
di strutture quali il DNA, che necessitano dello studio incrociato
di fenomeni fisici, chimici e biologici.
Lo IOM è il perno intorno al quale AREA Science Park sta
sviluppando il progetto Open Lab dedicato ai materiali, settore nel
quale il parco scientifico vanta forti competenze anche grazie al
laboratorio di luce di sincrotrone Elettra. Quella degli Open
Lab è un'esperienza attuata con successo in altri Paesi. Si tratta
di strutture all'interno delle quali convivono gruppi di
ricercatori provenienti da campi applicativi diversi, in cui si
genera una fertilizzazione incrociata di idee e progetti, di
interesse sia per centri di ricerca pubblici che per le aziende
private. Nell'Open Lab, infatti, sono disponibili elevato know how
scientifico e tecnologico dei ricercatori e strumentazione
all'avanguardia utili a sviluppare innovazioni.
L'Istituto Officina dei Materiali
(IOM), istituito nel febbraio 2010, nasce
dall'aggregazione di varie strutture dell'ex-Istituto Nazionale di
Fisica della Materia: il Laboratorio Nazionale TASC con sede a
Trieste presso la sorgente italiana di luce di sincrotrone Elettra,
il Centro Democritos con sede a Trieste presso la SISSA, e altre
sedi a Cagliari, Perugia e Grenoble (FR). L'Istituto è dotato di
laboratori di microscopie a scansione di sonda ed elettroniche che
completano la disponibilità di tecniche sperimentali per l'analisi
dei materiali e di nanostrutture. Rilevante è anche l'attività di
sviluppo di strumentazione e di nuove tecniche di indagine. Alle
tecniche di analisi, IOM affianca la sintesi di nuovi materiali,
basata su tecnologie di crescita per deposizione a fascio atomico,
anche ad altissima purezza, e lo sviluppo di dispositivi basati
sulla nano e micro-strutturazione ottenuta con tecniche di
litografia. Insieme alle attività sperimentali grande importanza ha
la modellizzazione numerica a livello atomistico dei materiali, di
sistemi biologici e della fisica dei sistemi fortemente correlati.
Da segnalare il ruolo determinante svolto dall'Istituto nello
sviluppo, nella distribuzione e nelle attività di formazione
associate al progetto quantum ESPRESSO, una piattaforma
software per la simulazione da principi primi di materiali alla
nanoscala, che sta riscuotendo grandissimo successo a livello
nazionale e internazionale