28.08.2013 -
Un'eccezionale immagine in 3D di cellule umane
infettate dal virus dell'encefalite da zecca (TBE), malattia
potenzialmente invalidante e mortale, ha conquistato la copertina
del numero di agosto 2013 del Journal of Virology. A realizzarla,
grazie alla tomografia elettronica, è stato il gruppo di Virologia
Molecolare del Centro Internazionale di Ingegneria genetica e
Biotecnologie dell'AREA Science Park di Trieste guidato da
Alessandro Marcello, in collaborazione con Ralf Bartenschlager
dell'Università di Heidelberg. Lo studio
pubblicato sulla rivista descrive come il virus modifichi le
membrane intracellulari per creare un ambiente protetto, utile alla
propria replicazione. "Vedere per credere. Solo fornendo
immagini ad alta definizione di infezioni virali possiamo
comprendere appieno il ciclo di vita dei virus patogeni" -
sintetizza Marcello.
"Questi virus - spiega - sono in grado di
crescere autonomamente nel citoplasma della cellula infettata
perché hanno un genoma Rna che funziona direttamene come messaggero
in grado di codificare tutte le proteine strutturali e l'enzima Rna
polimerasi Rna dipendente necessario per la replicazione. Nel fare
questo si espongono alle difese antivirali dell'immunità innata
intracellulare che riconosce le strutture virali e attiva la
risposta dell'interferone. Abbiamo notato, però, che nel procedere
dell'infezione la risposta interferone era ritardata e l'Rna virale
rimaneva intrappolato nelle membrane del reticolo endoplasmatico.
Per ottenere una migliore risoluzione di queste strutture la nostra
ricercatrice Lisa Miorin ha passato qualche mese all'Università di
Heidelberg dove ha potuto realizzare una mappatura tridimensionale
delle cellule infettate utilizzando la tecnica della tomografia
elettronica. Le immagini sono risultate
stupefacenti con la chiara dimostrazione di vescicole sferiche di
80 nm di diametro dove il virus replica indisturbato, perché
inaccessibili alle sentinelle dell'immunità innata, e zone più
estese dove il virus si assembla interagendo anche con fattori
cellulari in via di identificazione".
"La strada verso una cura è ancora lontana, ma è
dalla ricerca di base che verranno le indicazioni su come stanare
il virus" - conclude Marcello.
DIDASCALIA: immagine 3D di cellule umane infettate
dal virus TBE con evidenziate le membrane del reticolo
endoplasmatico (verdi) con le vescicole replicative indotte dal
virus (gialle) e i virioni formati (rossi) ottenuta mediante
tomografia elettronica.