10.02.2014 -
Ventisei percorsi di sviluppo aziendale,
storie di imprese che possono diventare fonte di ispirazione,
emulazione, confronto per altri imprenditori. E' il percorso
narrativo di "Imprenditori che sfidano la crisi - dati ed
esperienze dal Friuli Venezia Giulia", libro scritto a quattro mani
da Guido Bortoluzzi e Andrea Tracogna, pubblicato da Franco Angeli,
il cui intento dichiarato è quello di favorire le contaminazioni
tra esperienze apparentemente distanti, stimolando l'intuito e la
capacità degli imprenditori di trovare stimoli e spunti nuovi
attorno a sé. Il libro ha dato lo spunto per una tavola rotonda
questo pomeriggio a palazzo Torriani, promossa da Area Science Park
in collaborazione con Confindustria Udine.
Operare le scelte giuste può infatti fare
la differenza tra il successo e l'insuccesso, tra la crescita e la
mera sopravvivenza. I casi esaminati, che nel loro insieme
rappresentano possibili direttrici di evoluzione strategica anche
per altre imprese, prendono in considerazione, in
particolare, cinque aspetti: la ri-definizione internazionale
della catena del valore e la gestione più efficiente delle attività
produttive; l'internazionalizzazione commerciale, anche verso i
mercati emergenti; il riposizionamento strategico e di mercato
verso nicchie di dimensione globale; l'innovazione tecnologica; la
revisione della funzione imprenditoriale anche in concomitanza al
passaggio generazionale.
"La recessione iniziata nel 2008 - spiega
Tracogna, docente di Strategie d'Impresa presso l'Università di
Trieste - rappresenta per molte aziende uno spartiacque 'mentale'
tra un passato caratterizzato dalla stabilità dei modelli operativi
e strategici, da portafogli-clienti consolidati, da investimenti
pianificati e finanziamenti abbondanti e un presente dai contorni
altamente incerti, nel quale tutto quanto aveva finora funzionato
sembra non essere più valido. Eppure, lo scenario che abbiamo
davanti a noi contiene una sfida interessante per gli imprenditori,
che si giocherà su nuovi paradigmi produttivi, su nuovi mercati di
sbocco e su nuovi modelli di business".
"In effetti - aggiunge
Bortoluzzi, docente di Management of Innovation
presso l'Università di Trieste - raccogliere e vincere queste sfide
non sarà semplice, per diverse ragioni. La prima, perché è
necessario essere pienamente consapevoli di ciò che sta accadendo
nel mondo e disporre delle giuste chiavi di lettura per
interpretare le tendenze in corso. Ciò richiede apertura mentale,
curiosità intellettuale e capacità di analisi di informazioni che
vanno ricomposte all'interno di un quadro interpretativo coerente.
La seconda ragione di difficoltà è data dalla scarsa consapevolezza
di cosa fare per adeguarsi al cambiamento in atto. Potremmo
chiamarlo difetto di ispirazione, ad indicare un limite di natura
strategica, che non può essere compensato dal solo intuito
imprenditoriale. Una terza ragione di difficoltà attiene alla
capacità realizzativa: non basta sapere cosa fare, ma occorre anche
sapere come fare ciò che andrebbe fatto. I profondi cambiamenti
degli scenari competitivi invocano un nuovo modo di fare impresa e
nuovi profili di imprenditore: metà artigiano e metà stratega,
focalizzato sulla sua nicchia produttiva ma aperto alla
concorrenza, al cambiamento e a cogliere le opportunità che si
presentano".
In queste considerazioni stanno le ragioni
del libro "Imprenditori che sfidano la crisi", che è frutto di un
percorso di ricerca durato due anni e compiuto a fianco di AREA
Science Park, che lo ha ideato e finanziato, con la collaborazione
di Confindustria Udine e, naturalmente, delle imprese. Un libro che
ha un percorso logico preciso che parte dalla comprensione delle
radici profonde e storiche della competitività delle aziende
manifatturiere friulane per andare a snidare i cosiddetti "campioni
nascosti", ovvero quelle imprese che, seppur ottenendo risultati di
successo, difficilmente appaiono sulla stampa locale e neppure su
quella specializzata di matrice economica.
"Ci auguriamo - conclude Tracogna - di
poter aiutare gli imprenditori che leggeranno questo libro a
riscrivere il proprio codice genetico, e ridare avvio alla
generazione di quelle idee nuove su cui potrà fondarsi il rilancio
competitivo della loro azienda".