18.03.2014 -
Un accordo di collaborazione scientifica per promuovere
opportunità congiunte di ricerca e sviluppo, trasferimento
tecnologico e innovazione. L'hanno siglato Elettra Sincrotrone
Trieste e la Fondazione Bruno Kessler (FBK) di Trento che, per i
prossimi due anni, uniranno le proprie competenze nelle scienze dei
materiali e nelle micro e nanotecnologie, per partecipare a
progetti comuni in ambito nazionale e internazionale. A
rappresentare i due enti, l'Amministratore Delegato di Elettra,
Alfonso Franciosi e il Direttore del Centro Materiali e
Microsistemi della FBK, Massimo Gentili.
La Fondazione Bruno Kessler è un organismo di ricerca no profit
che opera sia in ambito scientifico-tecnologico che umanistico.
Comprende un settore di materiali innovativi e microsistemi e
collabora con il tessuto industriale e imprenditoriale locale,
nazionale e internazionale al fine di incentivare la ricerca
industriale e il trasferimento tecnologico.
Elettra Sincrotrone Trieste è un centro di ricerca
internazionale insediato nel parco scientifico tecnologico AREA
Science Park e specializzato nello studio dei materiali attraverso
la luce di sincrotrone. Le sue tecnologie e i suoi strumenti di
ricerca allo stato dell'arte sono in grado di rivelare la struttura
e il comportamento di atomi e molecole. Elettra collabora con la
comunità scientifica e con l'industria per offrire risposte e
soluzioni in diversi ambiti: chimica, biologia, farmacologia,
nanotecnologie, tutela dell'ambiente o dei beni culturali e molto
altro.
"L'accordo che abbiamo firmato - commenta Massimo Gentili -
permetterà di rafforzare, attraverso la condivisione di laboratori
e lo scambio di ricercatori, alcune delle linee di ricerca
maggiormente strategiche per il Centro Materiali e Microsistemi; i
temi di ricerca congiunta comprendono sia lo studio di materiali
innovativi come ad esempio il Grafene, così come lo sviluppo e la
caratterizzazione di micro e nano dispositivi per la rivelazione di
radiazione e lo sviluppo di sensori biologici, con l'obiettivo di
accrescere la capacità di penetrazione delle stesse sul mercato
nazionale ed internazionale della ricerca e delle imprese".
"La nostra collaborazione con FBK - aggiunge Alfonso Franciosi -
nasce da una comunanza di visioni e obiettivi fra i nostri centri
di ricerca: ci muoviamo in una prospettiva fortemente
internazionale, puntando a una contaminazione sempre più efficace
fra la ricerca di qualità, le sfide della società e il comparto
produttivo, attraverso lo scambio e la circolazione dei ricercatori
e delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. E tutto questo in
linea con le iniziative di Horizon 2020. Su queste basi, l'unione
delle nostre competenze e dei nostri strumenti per lo studio e la
caratterizzazione dei materiali, come le tecnologie basate sulla
luce di sincrotrone se parliamo di Elettra, nasce con le migliori
premesse di sviluppo e di concretezza".