
16.07.2014 -
Quattro princìpi per quattro parchi. E' il risultato dell'ultima
riunione del tavolo di Coordinamento dei Parchi Scientifici e
Tecnologici (PST) del Friuli Venezia Giulia, tenutasi lunedì 14
luglio a Udine, a cui ha partecipato per la prima volta anche
l'Assessore regionale Loredana Panariti, che ha tra i propri
mandati anche il tema della ricerca.
Il tavolo di lavoro, istituito nel 2009 dalla Regione e
coordinato da Friuli Innovazione, è un meccanismo di raccordo tra i
quattro PST (Area Science Park, Polo Tecnologico di Pordenone,
Agemont CIT/Innova FVG e Friuli Innovazione) che oggi, in un
momento di necessaria razionalizzazione delle risorse, assume un
ruolo fondamentale nel presentare alla Regione in modo unitario,
istanze e proposte sulle aree di innovazione su cui investire per
uno sviluppo socio-economico del territorio.
L'Assessore Panariti ha ascoltato le opinioni dei Parchi ed ha
illustrato le nuove linee guida regionali, che si articolano in
quattro punti principali:
- 1. definire un ruolo strategico dei PST
all'interno delle politiche regionali di settore per la ricerca e
lo sviluppo industriale;
- 2. individuare e mettere in rete le
competenze distintive di ciascuno dei parchi;
- 3. attivare, da parte della regione, solo
finanziamenti coerenti con le linee strategiche condivise con il
Coordinamento dei PST;
- 4. introdurre un sistema di monitoraggio e di
valutazione dei risultati conseguiti in termini di reale impatto
sul territorio.
L'obiettivo delle linee guida è di ottimizzare le specificità e
l'expertise di ciascuno dei quattro Parchi all'interno della
strategia di specializzazione intelligente regionale richiesta
dall'UE per la programmazione comunitaria 2014-2020 che si sta
definendo.
"Il lavoro del tavolo di coordinamento dei parchi scientifici e
tecnologici finora è stato certamente molto importante - ha detto
l'Assessore Panariti - ma è necessario che si intensifichi e
rafforzi ulteriormente il suo ruolo, affinché riporti alla Regione
con una voce unica istanze condivise su quelli che sono i temi
prioritari e strategici da perseguire. Questo significa una
collaborazione ancora più intensa, che non deve comportare la
perdita di identità e delle caratteristiche di ciascuno, ma un
momento di messa in comune di capacità, proposte, visioni e
risorse".