19.12.2012 -
A volte le grandi idee nascono dall'esperienza del
quotidiano e dalla volontà di risolvere i problemi che in esso si
manifestano. Così è successo a uno dei fondatori di Card Tech,
Fabrizio Borracci, dopo la sfortunata clonazione della carta di
credito, un imprevisto che preoccupa tutti noi. E non
poco.
Nel mondo i pagamenti in contanti sono sempre meno
utilizzati e in alternativa le carte si stanno diffondendo
globalmente come il metodo più pratico e di maggior utilizzo.
Tuttavia, parallelamente, truffe e frodi aumentano: il furto
di identità e l'impiego illecito di dati personali rappresentano un
fenomeno criminale in crescita. Dall'ultimo rapporto
dell'Osservatorio sulle frodi creditizie emerge che nel 2011 i casi
in Italia sono stati circa 22.100. Quando si verifica, il problema
principale è accorgersene: la frode viene scoperta entro i
primi sei mesi solo in un caso su quattro, mentre nel 28,1% degli
episodi la scoperta avviene con un ritardo che varia da sei mesi a
due anni.
Ma se esistesse una carta inviolabile,
associata in modo indissolubile al
legittimo proprietario, unica e irripetibile come solo le impronte
digitali sono? E se permettesse il lusso di dimenticarci di pin,
password, login, evitandoci la necessità di ricorrere a stratagemmi
per memorizzare segretamente i dati o mettendoci al riparo da
imbarazzanti vuoti di memoria in coda alla cassa?
Questa è oggi la punta di diamante tecnologica
dell'offerta di Card Tech, piccola impresa di Udine: una smart card
che integra un dispositivo biometrico di sicurezza, un sensore per
il riconoscimento e il match dell'impronta digitale del
proprietario. Inserendo la carta in un lettore, reader o POS,
l'elettronica ottiene l'energia necessaria per il colloquio tra
sensore e cpu centrale del dispositivo, rendendo possibile il
confronto tra l'impronta digitale appena raccolta dal
microprocessore e quella "conservata" all'interno della memoria. Il
tutto in 0,7 millimetri di spessore e a costi
competitivi.
Semplice, intuitivo, personale, sicuro. Come ci si è
arrivati? Nel 2010 Card Tech partecipa ad un workshop tecnico
organizzato dallo sportello della rete Enterprise Europe Network
(EEN) attivo in AREA Science Park e ne conosce i servizi: tra
questi, la preparazione di richieste e offerte di tecnologie per la
ricerca di soluzioni innovative e la promozione di prodotti e
processi in ambito europeo, la ricerca di partner tecnologici e
commerciali, l'assistenza per la partecipazione a eventi di
intermediazione tecnologica e missioni
all'estero.
Per concretizzare gli sforzi di messa a punto del
prodotto in fase prototipale, Card Tech è alla ricerca di un
partner che abbia sviluppato un sensore biometrico, con le corrette
caratteristiche di spessore, flessibilità, consumi e prestazioni.
Ancora nessuno è stato capace si integrare questa tecnologia in una
card spessa meno di un millimetro. Molte aziende stanno convergendo
verso la giusta soluzione tecnologica, in Francia e negli Stati
Uniti in particolare, batterle sul tempo rappresenterebbe un grosso
vantaggio in un mercato che sforna 6 milioni di card l'anno, con un
tasso di espansione del 3-4%.
"Idex ASA è stato un partner fondamentale per noi.
Averli incontrati grazie al supporto di EEN ci ha permesso di
compiere un passo decisivo verso la realizzazione del prodotto",
afferma Paolo Bean, responsabile Marketing e Vendite, ricordando le
tappe di questa felice alleanza. Card Tech accede alla BBS - la
banca dati internazionale che raccoglie 23.000 richieste e offerte
di tecnologie e partnership per R&S dettagliate ed aggiornate-
e identifica un possibile partner. Con il supporto di AREA prepara
e trasmette un'espressione di interesse al locale sportello della
Rete.
E' il momento del Technology Match: Idex ASA di
Fornebu in Norvegia sviluppa sensori di nuova generazione, sottili
e flessibili, adatti al progetto smart card e si candida come
fornitore ideale. Grazie al personale di EEN i due partner entrano
in contatto: una conferenza telefonica consente di avviare un
confronto sugli aspetti tecnologici e sulle prospettive
commerciali. Questo primo incontro virtuale conferma che il partner
norvegese possiede sia la tecnologia sia il know how complementari
a quelli di Card Tech. Una visita in azienda in Norvegia consente
di definire un accordo partnership tecnologica per una fase di test
di integrazione delle due tecnologie. Dopo alcuni mesi diventa
possibile presentare congiuntamente un prototipo in fiere
specializzate a Parigi e negli Stai Uniti: la card Pinkey Smart -
brevetto internazionale- è pronta per presentarsi al grande
pubblico attraverso kit dimostrativi.
La collaborazione prosegue per realizzare una carta
ISO standard e per ottenerne la certificazione internazionale.
Questo permetterà il definitivo accesso ai mercati bancari con una
molteplicità di applicazioni: bancomat, carte di credito,
prepagate, home banking, pagamenti elettronici, ma non solo. Mentre
manifestano interesse per il prodotto circuiti di pagamento
australiani ed enti governativi mediorientali, un'altra famiglia di
applicazioni è in via di sviluppo: le ID solutions, utili
quando l'autenticazione rappresenta la certa identificabilità di
una persona nei confronti di enti, autorità, governi (carte di
identità e patenti di guida). L'utilizzo della stessa tecnologia su
un diverso supporto, come i palmari, consentirà ulteriori
applicazioni per fornire servizi di sicurezza e identificazione
attraverso biometria e radiofrequenza: gestione password, sistemi
di controllo accessi fisici, identificazione, scambio dati,
archiviazione documenti.
"Trovare un partner affidabile, con l'esperienza e
la competenza su una tecnologia di frontiera, esplorata da poche
imprese al mondo è stata per noi una grande sfida" - sottolinea
Fabrizio Borracci, Presidente di Card Tech. Grazie alla
collaborazione che continua con EEN, di certo nuovi sviluppi
attendono Card Tech e i suoi innovativi prodotti. Possiamo
metterci la firma…e ora anche l'impronta!