14.10.2009 -
La procedure di ingresso in Italia per motivi di ricerca
scientifica, scaturite dalla nuova legge nazionale entrata in
vigore lo scorso luglio, sono state al centro di un incontro
promosso dal Welcome Office Trieste con i funzionari della
Questura, della Prefettura e dello Sportello del Lavoro della
Provincia di Trieste.
Per una città come Trieste, l'argomento assume grande rilevanza,
visto l'alto numero di ricercatori che ogni anno arrivano
dall'estero per periodi più o meno lunghi di studio e lavoro. Le
nuove procedure, infatti, mirano a snellire e facilitare l'iter di
ingresso per tutti quei talenti che scelgono la regione Friuli
Venezia Giulia come destinazione di studio o ricerca, andando così
a risolvere le questioni, sollevate più volte, legate ai tempi e
alle modalità di rilascio del permesso di soggiorno.
L'incontro è servito, inoltre, ad affrontare altre importanti
tematiche correlate, quali il permesso di soggiorno per motivi di
studio, la possibilità di conversione in permessi di lavoro e
infine il ricongiungimento familiare. L'Assessore regionale al
lavoro, università e ricerca, delegato alle pari opportunità e
politiche giovanili, Alessia Rosolen, si è dimostrata
particolarmente sensibile a tali problematiche ed ha coinvolto il
Questore di Trieste, Francesco Zonno, nella ricerca di soluzioni
condivise per la migliore applicazione della nuova normativa sul
nostro territorio.
L'incontro è dunque il risultato di tale collaborazione e ha
rappresentato un momento di scambio di informazioni per il
personale coinvolto nella gestione pratica delle richieste per il
l'ingresso e il soggiorno di studenti e ricercatori stranieri,
rafforzando così la preziosa collaborazione e il dialogo
costruttivo tra le istituzioni del Welcome Office Trieste e le
Autorità Pubbliche.
Il Welcome Office, promotore dell'incontro, è stato costituito
nell'ambito delle attività del Coordinamento degli enti di ricerca
regionali sostenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in
collaborazione con il Protocollo d'Intesa sottoscritto dal Comune
di Trieste con le istituzioni scientifiche e accademiche della
città.