17.11.2010 -
Tecnologie, attuali e futuribili, per il monitoraggio
ambientale, il controllo della sicurezza, la riduzione degli
sprechi energetici e anche per l'intrattenimento. Se ne parla oggi
a Udine Palazzo Torriani (ore 16,30 - 19,30) nell'a mbito
dell'incontro "Edifici Intelligenti per città del futuro",
organizzato da AREA Science Park in collaborazione con
Confindustria Udine.
Il workshop ha ospitato l'intervento di Kyle M. Whitman, uno dei
massimi analisti tecnologici internazionali del settore "Connected
Homes" del Menlo Park della California (USA), che ha presentato una
panoramica su quanto presente attualmente sul mercato
internazionale.
La domotica, infatti, vive un momento di intenso sviluppo ed è
chiamata a migliorare la qualità della vita delle persone
all'interno delle mura domestiche e negli spazi urbani.A Udine è
stato presentato in anteprima Building Brain, una piattaforma
software che riesce a integrare tecnologie domotiche tra loro
eterogenee.
Sviluppata nell'ambito del Progetto regionale Domotica FVG da
AREA Science Park, dal Laboratorio di Intelligenza Artificiale
dell'Università di Udine e da infoFACTORY srl, Building Brain
risolve il problema dell'"incomunicabilità" tra le diverse
tecnologie domotiche presenti in uno stesso ambiente, le quali,
essendo basate su protocolli e standard di comunicazione
differenti, non sempre riescono a dialogare tra loro.
La piattaforma Building Brain, realizzata non solo per integrare
dispositivi e sistemi domotici esistenti, ma anche per semplificare
lo sviluppo di nuove interfacce utente o applicazioni specifiche,
si presta a essere utilizzata in scenari d'uso complessi, che non
possono essere gestiti dalle attuali soluzioni di home automation.
I primi test eseguiti in collaborazione con due aziende del Friuli
Venezia Giulia (CRS di Gemona e Video Systems di Camino al
Tagliamento) ne confermano prestazioni e potenzialità.
Alcuni esempi per chiarire: negli ospedali questa applicazione
potrebbe facilitare notevolmente il monitoraggio in tempo reale sia
dei parametri di sicurezza dell'ambiente (rilevatori di gas, fumi,
incendio ecc) sia dei parametri vitali e di salute dei pazienti
(temperatura, battito cardiaco, glucosio nel sangue ecc),
attivando, se necessario, collegamenti diretti con strutture di
soccorso e intervento anche esterne all'ospedale.
Case ed edifici pubblici potrebbero ridurre i consumi energetici
attraverso una gestione ottimizzata di dispositivi di
climatizzazione, di illuminazione, elettrodomestici e altri
apparecchi energivori. Lo scenario che si va così disegnando è
quello di una domotica che diventa parte integrante di "smart
cities", città in grado di sfruttare tutte le opportunità offerte
dalle tecnologie per rispondere in maniera intelligente ai bisogni
dei propri abitanti, in ambiente domestico e negli spazi
pubblici.