26.01.2011 -
Anticipando molte delle prescrizioni del decreto legislativo
150/2009, che punta all'o ttimizzazione della produttività del
lavoro pubblico, all'efficienza e alla trasparenza delle pubbliche
amministrazioni, il Consorzio AREA di ricerca ha approvato il nuovo
Piano delle Performance.
Si tratta di un vero e proprio sistema di governance che
valorizza e rilancia esperienze e attività di AREA sulla base dei
principi di trasparenza, intellegibilità, veridicità,
verificabilità, coerenza e orizzonte pluriennale delle azioni.
Le trasformazioni organizzative introdotte e, soprattutto, i
metodi di valutazione del personale e degli obiettivi, lontanissimi
dall'idea di una burocrazia statica e non meritocratica, avvicinano
l'approccio operativo a quello dei centri più avanzati nel mondo -
soprattutto americani - nella gestione della ricerca privata e
pubblica. Ciò a conferma delle caratteristiche di dinamicità,
innovazione ed efficienza, che già sono valse ad AREA nel 2008 il
novero tra i 100 Enti pubblici italiani più virtuosi da parte del
Ministero per l'Innovazione.
La mission del Consorzio è quella di accrescere la competitività
e l'a ttrattività territoriale attraverso la valorizzazione di
ricerca e impresa, la formazione per lo sviluppo d'i mpresa e per
la gestione di ricerca e innovazione, la promozione di reti di
eccellenza scientifiche e imprenditoriali. Partendo da qui, la
filosofia ispiratrice del Piano è quella di rappresentare l'e
lemento cardine per il miglioramento della qualità dei servizi
offerti, l'a ccrescimento delle competenze professionali e la
valorizzazione dei risultati organizzativi e individuali.
Per fare questo, vengono introdotti alcuni importanti elementi
di novità. A cominciare dalla valutazione delle performance
individuali, che sarà fatta, oltre che "dall'alto" per tutto il
personale, anche " dal basso" per i livelli dirigenziali, le cui
prestazioni saranno giudicate anche dai collaboratori con il metodo
della fuzzy logic. Le valutazioni saranno ispirate a: criteri di
coerenza delle performance richieste con quelle attese dall'Ente;
idoneità degli obiettivi rapportati al ruolo delle persone;
congruità ed equità.
Altra novità, l'introduzione della figura dei "gestori di progetti
strategici prioritari" che agiscono per delega del direttore
generale e che, per le performance attese, sono da lui direttamente
valutati (organizzazione a matrice tesa ai risultati). I nuovi
metodi operativi e valutativi troveranno applicazione in tutte le
principali aree di intervento, per le quali AREA si è ritagliata un
ruolo peculiare e riconosciuto nel panorama nazionale degli enti di
ricerca: trasferimento tecnologico, formazione avanzata, networking
internazionale, sviluppo del parco scientifico e tecnologico, nuovi
sistemi di energia.
"AREA aveva da tempo fatto propria una parte non trascurabile di
quanto richiesto dalla nuova normativa - sottolinea il presidente
Giancarlo Michellone. Ora, andando anche oltre l'adeguamento e le
integrazioni richiesti per legge, ci proponiamo di sperimentare
nuove metodologie di valutazione, legandole a obiettivi ambiziosi e
ben definiti. Tutta la sperimentazione sarà seguita dai vertici del
Consorzio con il supporto di un Organismo Indipendente di
Valutazione e, proprio perché innovativa e sperimentale, potrà
subire variazioni, anche consistenti, sempre tese al miglioramento
delle nostre performance, a vantaggio di territorio, ricercatori e
imprese".