12.10.2011 -
Si chiama Atopica (Atopic diseases in changing climate, land
use and air quality) ed è un progetto triennale dedicato
all'impatto dei cambiamenti climatici e ambientali sulla diffusione
di patologie cosiddette 'atopiche', quali allergia, asma, eczema.
Finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del Settimo
Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo Tecnologico
dell'Unione Europea, il progetto sarà presentato il
prossimo 17-18 ottobre a Vienna.
Atopica utilizza un approccio interdisciplinare per studiare,
come l'evoluzione del clima globale e locale, l'uso del suolo e i
cambiamenti nella qualità dell'aria possano influenzare la salute
dell'uomo.
In particolare, il progetto indaga l'effetto che il clima ha
sulle allergie da polline scatenate dall'Ambrosia (in latino
artemisiifolia L.), pianta invasiva e capace di stimolare
una forte risposta allergica; ne valuta i rischi per la salute dei
gruppi più vulnerabili della popolazione, come bambini e anziani, e
propone politiche di risposta, grazie anche al dialogo continuo con
i diversi attori interessati (mass media, politici, associazioni di
pazienti, organizzazioni professionali nell'ambito medico e
ospedaliero, organismi legislativi e normativi nazionali e
regionali).
"Studieremo gruppi vulnerabili di pazienti atopici e andremo
alla ricerca di biomarkers (ovvero elementi genetici
caratterizzanti) predittivi, in modo da stabilire modelli
statistici della risposta allergica al polline, che possano
contribuire a una corretta valutazione delle tendenze e dei rischi
globali", spiega il coordinatore del progetto, Michelle Epstein
della Medical University di Vienna. Al termine del triennio
il team di ricercatori coinvolti nel progetto fornirà un'analisi
degli ultimi vent'anni del clima, della qualità dell'aria e degli
allergeni aerei, che non ha precedenti nell'ambito della ricerca in
questo settore.
"Avere a disposizione chiare evidenze sperimentali
sull'andamento del clima, attuale e futuro, a livello globale e
locale, così come sull'uso del suolo e la qualità dell'aria, è
fondamentale per migliorare la nostra comprensione di come questi
cambiamenti ambientali influenzeranno la salute dell'uomo -
continua Epstein -. C'è un urgente bisogno di iniziative che
consentano una diagnosi precoce, una corretta prevenzione e
gestione di questi fenomeni. Decisioni e politiche di intervento
devono potersi basare su valutazione di costo-beneficio, nel quadro
degli effetti sulla salute e dei costi per i sistemi sanitari".
Atopica è sviluppato da un team internazionale costituto da
esperti di biologia cellulare e molecolare, immunologi,
allergologi, dermatologi, fisici nonché specialisti di clima,
qualità dell'aria e uso del suolo, appartenenti a diversi Paesi,
quali Austria, Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Italia, e
Croazia.
I partner 'italiani' del progetto sono l'International Center
for Theoretical Physics (ICTP) Abdus Salam di Trieste, per la parte
scientifica, e Promoscience srl, specializzata nello sviluppo
di strategie e strumenti per la valorizzazione e la diffusione dei
risultati della ricerca scientifica. A Promoscience, realtà
insediata nell'AREA Science Park di Trieste, spetta in particolare
il compito di instaurare un dialogo continuo con i diversi
stakeholder per condividere i risultati del progetto, grazie anche
alla messa a disposizione di NetScience, un Content & Project
Management System proprietario dedicato al mondo scientifico.
I partner del progetto Atopica sono: Abdus Salam
International Centre for Theoretical Physics, Centre National de la
Recherche Scientifique, Dječja Bolnica Srebrnjak, Institut National
de l'Environnement Industriel et des Risques, Medizinische
Universitaet Wien - project coordinator, Moverim Consulting,
Promoscience srl, Rothamsted Research, Universitaet Ulm, University
of East Anglia