20.10.2011 -
Amministrare bene, salvaguardando l'ambiente e facendo
risparmiare alle casse comunali si può. Ce lo dice il "Caso
Carugate", il virtuoso comune a 15 km da Milano che,
anticipando i tempi, ha dato vita nel 2003 a un regolamento
edilizio basato su tre criteri: risparmio energetico, utilizzo di
fonti di energia rinnovabile e impiego di tecnologie
bioclimatiche.
Miglioramento dell'isolamento termico, installazione di impianti
solari termici e impianti elettrici efficienti, pannelli radianti,
geotermico, tetti verdi, separazione dell'acqua potabile, serre
climatiche e utilizzo di materiali naturali sono divenuti, a
Carugate, punti saldi di ogni intervento edilizio, dagli
adeguamenti di edifici pubblici, ad esempio scuole, alle abitazioni
private, agli esercizi commerciali.
Ma gli amministratori del piccolo Comune milanese non si sono
fermati qui: lo scorso giugno hanno inaugurato un servizio di
bike sharing, hanno realizzato la casa dell'acqua comunale
e avviato la sperimentazione del "Kyoto asphalt", un asfalto
chiaro che consente di combattere il fenomeno delle 'isole
di calore', (ovvero quella sensazione che si percepisce a causa del
calore rilasciato dall'asfalto quando è irraggiato dal sole) e
ridurre temperature e consumi da condizionatori.
Quella di Carugate è una delle numerose best practice
illustrate a "Energie rinnovabili, pianificazione urbanistica e
regolamentazione edilizia: il ruolo degli enti locali in
Europa", conferenza internazionale in corso nell'AREA
Science Park di Trieste, organizzata nell'ambito di PATRES
- Public Administration Training and coaching on
Renewable Energy Systems, progetto europeo che promuove
l'edilizia sostenibile nelle Pubbliche Amministrazioni.
180 esperti, tecnici e imprenditori provenienti da otto Paesi
europei si sono riuniti per confrontarsi su possibili e innovative
soluzioni che coniughino sostenibilità ed esigenze
socio-economiche. Ad accoglierli il presidente di AREA,
Corrado Clini, e il Sindaco di Trieste,
Roberto Cosolini. La conferenza affronta i nuovi
trend tecnologici, le proposte innovative e le possibili risposte
alle problematiche dell'implementazione di Fonti di Energia
Rinnovabili (FER) in ambito pubblico e privato.
Antonio Lumicisi, del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, presenta l'esperienza del "Patto dei
Sindaci" (Covenant of Mayors), un'iniziativa nata
per coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la
sostenibilità energetica e ambientale.
Il "Patto", la cui adesione è su base volontaria, impegna a
predisporre un piani d'azione per ridurre di oltre il 20% le
emissioni di gas serra ricorrendo alle fonti rinnovabili e
migliorando l'efficienza energetica con programmi ad hoc. Lanciata
nel gennaio del 2008, l'iniziativa a raccolto l'adesione circa 3000
cittadine europee, tra cui 1300 italiane.
Anche Trieste, ospite dell'evento, fa la sua
parte, con un progetto di edilizia eco-sostenibile frutto di
una partnership tra Regione Friuli Venezia Giulia, ATER Agenzia
Territoriale per l'Edilizia Residenziale di Trieste (capofila del
progetto), AREA Science Park e Università degli Studi di Trieste
(entrambe partner per supporto scientifico) e il Comune di
Trieste.
Il progetto prevede la costruzione di 48 alloggi ecosostenibili,
situati in Via dell'Acqua, in cui verrà sperimentata l'integrazione
fra diverse tecnologie che sfruttano le fonti energetiche
rinnovabili o volte al risparmio energetico e che riguardano, ad
esempio, l'involucro edilizio, gli impianti termici e di
climatizzazione, l'impianto di ventilazione meccanica controllata,
un sistema idrico di recupero delle acque, solo per citarne
alcuni.