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Presentata a San Giovanni al Natisone (Ud) presso CATAS un’indagine sullo stato di salute del 30 aziende del distretto 

Il distretto della sedia: tra crisi e segnali di ripresa


30.11.2011 -

Un'indagine su 30 aziende rappresentative del distretto della sedia per valutarne lo stato di salute su un lasso temporale che va dal 2003 al 2009 e delineare situazione attuale e sviluppi futuri. È  quella condotta su un doppio binario da AREA Science Park attraverso la società modeFinance, specializzata nella valutazione del merito creditizio (rating), e il Centro Legno&Arredo della rete Innovation Network. I dati vengono presentati oggi a San Giovanni al Natisone (Ud), in occasione del convegno "L'efficienza delle aziende nel distretto della sedia" organizzato con la partecipazione di CATAS S.p.A..

 

Partendo dalla valutazione della performance macro-economica, nel periodo considerato è stato registrato un trend negativo che ha raggiunto il suo punto più basso nel 2009. La notizia buona, tuttavia,  viene dal raffronto con i dati più recenti del 2010, che mostrano una prima inversione di tendenza.

 

Nel confronto 2009/2010, infatti, emerge una crescita del fatturato medio delle aziende del campione del 5,8%; un raddoppio del margine operativo lordo medio (dal 2% al 4,7%); un aumento del 50% di aziende che hanno chiuso in utile rispetto all'anno precedente. Questi dati fanno si che dal 2009 al 2010 il rating medio del cluster sia migliorato di una classe, passando dalla B (segnali di vulnerabilità) alla BB (situazione equilibrata). Inoltre, confrontando  la performance del cluster dal 2003 a oggi con l'analogo comparto della Spagna, tradizionale competitor, il distretto friulano appare oggi in una situazione migliore rispetto a quella dei concorrenti spagnoli.

 

L'analisi del Centro di competenza Legno&Arredo ha monitorato, invece, nello stesso periodo tempo, l'evoluzione dell'efficienza nell'impiego delle risorse produttive del cluster. Sono stati presi in esame i dati di bilancio, in particolare le voci di conto economico attinenti alla gestione caratteristica di impresa. Applicando un algoritmo matematico, è stata valutata l'efficienza relativa nell'impiego dei principali fattori produttivi (risorse umane, impianti e macchinari, materie prime e prestazione di terzi), tenendo conto dei ricavi (valore della produzione).

 

È emersa una tendenza generale alla riduzione di efficienza nell'utilizzo delle risorse produttive che, analizzate poi nel dettaglio, evidenziano un calo medio delle incidenze per alcune voci di costo, come le materie prime (- 3 % dal 2003 al 2009 per il gruppo di aziende monitorate),  probabilmente anche grazie a politiche e strategie di ottimizzazione. Per contro, si registra un aumento dell'incidenza dei costi fissi a conferma del periodo di crisi in cui si trova la maggior parte dei settori produttivi del nostro Paese.

 

"Entrambe le analisi - commenta Roberto Grandinetti, del Dipartimento di Scienze Economiche dell'Università degli Studi di Padova - aiutano a capire che, se è finita l'epoca dei distretti industriali come ambienti capaci di proteggere con le loro economie esterne le imprese localizzate al loro interno, non per questo sono finite le imprese distrettuali. Con ciò voglio intendere che le imprese che hanno adottato strategie sostenibili per competere nello scenario dei mercati globali oggi stanno reggendo la pressione di una crisi recessiva di proporzioni e durata pesanti. Questo dicono sostanzialmente le analisi (e anche molto di più). Parlare di segnali di ripresa per tutti è sbagliato: bisogna analizzare a fondo le ragioni che consentono di navigare in acque (mercati) così tempestosecome quelleattuali (e che è illusorio pensare possano trasformarsi in acque tranquille in futuro) guardando a chi si si è attrezzato in tale senso, magari fuori dal distretto".

 

 

"Analizzare in maniera scientifica il posizionamento del Distretto della Sedia rispetto ad altri competitor nazionali ed internazionali  - sottolinea  Giusto Maurig, Presidente ASDI Sedia - è sicuramente un utile strumento per consentire a chi, come ASDI Sedia, sta operando per mettere in atto strategie di comunicazione e miglioramento qualitativo delle imprese del distretto così da aiutare le stesse ad individuare quei percorsi di sviluppo che le condurranno al superamento di questa fase di crisi economica generalizzata.  Penso, ad esempio, ai progetti Filiera ISO9001, FSC, marchio di provenienza territoriale che sono alcune delle direttrici che guidano l'attività dell'ASDI e che trovano notevole attenzione da parte delle aziende del Distretto. Come ASDI riteniamo, infatti, che la collaborazione tra aziende, il perseguimento di nuove certificazioni ed una promozione incisiva ed efficace siano tra le componenti fondamentali per una nuova fase del Distretto".

 

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