25.05.2011 -
1904: è il numero di un record mondiale, quello ottenuto a
Trieste nella misurazione della magnetoresistenza ad effetto
tunnel, frontiera della conoscenza che potrebbe rivoluzionare le
performance delle memorie per computer o permettere di realizzare
micro sensori con sensibilità assai superiori di quelli utilizzati,
ad esempio, nei dispositivi ABS delle nostre automobili. Siamo nel
settore della spintronica, connubio tra elettronica e magnetismo,
il cui sviluppo è strettamente legato alla ricerca su nuovi
materiali, sul loro accostamento e ingegnerizzazione all'interno
del vasto campo delle nanotecnologie.
Un campo multidisciplinare, che necessita di competenze tecnico
scientifiche assai spinte e di strumentazioni d'avanguardia
assoluta, entrambi presenti nell'Istituto Officina dei Materiali -
CNR, all'interno dell'AREA Science Park di Trieste. Il successo è
stato frutto di un progetto denominato SPINOX, grazie
al quale i ricercatori sono riusciti a manipolare con
assoluta precisione, a livello atomico, una combinazione
di titanio, manganese, stronzio e lantanio, realizzando una
configurazione nanostrutturata così vicina ai modelli teorici da
raggiungere livelli di magnetoresistenza finora mai misurati in
laboratorio.
La magnetoresistenza è la proprietà di alcuni materiali di
cambiare il valore della loro resistenza elettrica in
presenza di un campo magnetico esterno. Più è alta, più diventa
possibile realizzare microprocessori veloci, più affidabili, dai
consumi energetici contenuti, oppure nuove generazioni di sensori
per campi magnetici, utilizzabili nei sistemi di sicurezza.
Il coordinatore di SPINOX è Bruce Davidson, caso raro di
ricercatore trasferitosi dagli Stati Uniti in Italia, attratto
dalla qualità della ricerca scientifica svolta a Trieste. "Nella
spintronica - spiega Davidson - si utilizza, oltre alla carica
elettrica dell'elettrone, il suo campo magnetico - lo spin -
creando le condizioni per realizzare apparecchiature
miniaturizzate, dalle prestazioni più spinte e con minori consumi.
La spintronica è un approccio recentissimo, che ha già dimostrato
un enorme impatto tecnologico ed economico, grazie allo
sfruttamento del fenomeno della magnetoresistenza gigante (GMR),
scoperta che nel 2007 è valsa al francese Albert Fert e al tedesco
Peter Gruenberg il premio Nobel per la fisica.
Tale fenomeno è stato alla base, fino ad un anno fa, del
funzionamento delle testine di lettura di quasi tutti i dischi
rigidi dell'ultima generazione di computer. Ora sta per affacciarsi
sul mercato un'ulteriore generazione di testine di lettura
con migliori prestazioni, basata proprio sull'effetto quantistico
TMR, che risulta di un ordine di grandezza più sensibile ai
campi magnetici minuscoli".
Al record registrato dallo IOM-CNR ha concorso in modo
determinante la realizzazione, da parte del gruppo sviluppo
strumentazione del laboratorio, dell'apparato sperimentale che ha
permesso la sintesi della nanostruttura, grazie ai fondi della
legge regionale 26/2005 del Friuli Venezia Giulia. "Una spinta
notevole nello sviluppo di nuovi materiali ad altissime prestazioni
submicroscopiche o funzionalizzati, i cosiddetti materiali
intelligenti - spiega Roberto Gotter responsabile dello sviluppo
strumentazione dello IOM-CNR - la si ottiene con la sinergia
tra apparati sperimentali innovativi, non seriali e sviluppati
ad hoc, e grandi infrastrutture di ricerca.
Come il sincrotrone Elettra, che permette di vedere, comprendere
e controllare su scala atomica il processo di sintesi in modo
strettamente correlato alle prestazioni di tunneling magnetico. Sta
esattamente in questo il ruolo strategico dello IOM-CNR, che
attraverso il progetto SPINOX ha potuto realizzare, grazie al
finanziamento regionale, una stazione sperimentale speciale per la
sintesi di materiali per la spintronica.
La stazione viene di volta in volta collegata alle linee di luce
di sincrotrone, offrendo alla comunità scientifica internazionale
il top, sia sul versante della sintesi che su quello dell'analisi,
per mezzo dei raggi X ad alte prestazioni generati dall'anello di
accumulazione di Elettra".