15.07.2010 -
È stato presentato a Trieste Marco Polo 2010 Lungo la Via
della Seta: con la genetica, attraverso etnie, gusti,
tradizioni, culture progetto di ricerca di
IRCCS Burlo Garofolo, Sissa Medialab e Fondazione Terra Madre,
realizzato con la collaborazione di Regione Autonoma Friuli Venezia
Giulia, AREA Science Park, Dipartimento di Scienze della
Riproduzione e dello Sviluppo dell'Università di Trieste.
L'asse centrale lungo il quale si svilupperà il progetto è la
Via della Seta, il percorso che ha portato Marco Polo a vedere
luoghi, conoscere usi, raccontare di costume e tradizioni di
popolazioni lontane. Diversi gruppi di ricercatori percorreranno
dei tratti della Via della Seta lungo i quali svilupperanno
progetti di ricerca sui seguenti temi:
- Genetica delle popolazioni: campionamento del genoma
di popolazioni da Trieste a Alma Aty, passando per Samarcanda.
- Genetica del gusto ed educazione sensoriale:
campionamento genetico per identificare le percezioni gustative e
confrontarle con le tradizioni enogastronomiche. Questa attività
verrà integrata da percorsi di educazione sensoriale con le
comunità di Terra Madre e con le scuole in collaborazione con i
Convivium di Slow Food.
- Salute materno-infantile: scambio di buone pratiche
per la promozione e la salvaguardia della salute di madri e
bambini.
La spedizione, partita il 17 luglio, terminerà con la tappa di
Shanghai dal 6 all'11 settembre. Oltre a scienziati, ne farà parte
un'équipe di addetti alla comunicazione della scienza: scrittori,
giornalisti, esperti di museologia scientifica, di didattica,
fotografi, video operatori, multimedia developer.
L'obiettivo, in questo caso, è dar vita a trasmissioni
televisive, reportage scientifici e fotografici, kit didattici
multimediali, oltre che, naturalmente, ad un sito web con il blog
del viaggio, www.marcopolo2010.it.
Genetica delle popolazioni
Durante la spedizione, saranno campionati 50-100 individui per
ogni comunità delcibo di Terra Madre dei Paesi attraversati,
mediante sciacquo buccale o raccolta di saliva. I campioni
verranno utilizzati per l'estrazione del DNA (da eseguire in
Italia). Poi verranno analizzati con sistemi ad alta densità (fino
a 1 milione di polimorfismi di DNA con microarray) per valutare in
dettaglio il genoma di questi gruppi di persone. L'analisi di
confronto potrà mettere in evidenza similitudini e differenze tra i
vari gruppi, incrementando notevolmente le conoscenze sull'origine
dei popoli della Via della Seta e soprattutto sulla quantità di
scambi biologici associati ai ben più noti scambi economici e
culturali. Le comunità del cibo di Terra Madre che si prevede di
campionare sono distribuite in tutti i Paesi attraversati: Georgia,
Azerbaijan, Turkmenistan, Uzbekistan,
Tajikistan, Kazakistan.
Genetica del gusto e tradizioni enogastronomiche sulla Via della
Seta
Il gusto è il fattore maggiormente influenzante la scelta dei
cibi. In ogni individuo, la percezione dei quattro sapori
fondamentali (aspro, salato, dolce, amaro) è legata anche a fattori
genetici. In genere esiste una preferenza per il dolce e
un'avversione per l'amaro. Tre diversi recettori sono stati sinora
identificati per il gusto dolce, chiamato dolce-umami (T1Rs), e
almeno 30 per l'amaro (T2Rs). Diversi altri recettori, molecole e
vie di trasmissione del segnale che fornisce poi la percezione del
gusto devono ancora essere identificati. Le correlazioni tra gusto
e genetica sono un tema di ricerca molto moderno che potrà farci
conoscere meglio anche le nostre tradizioni e la nostra cultura
alimentare.
Inoltre, saranno attivati percorsi di educazione alla
sensorialità per le Comunità di Terra Madre. Alle comunità dei
produttori visitati si propone una piccola palestra per allenarsi
nella degustazione e, quindi, nella descrizione dei prodotti da un
punto di vista organolettico e sensoriale, elaborando in modo
divertente un vocabolario condiviso. Per i ragazzi delle scuole
sono previste lezioni di educazione sensoriale legate ai percorsi
di conoscenza del territorio. Le lezioni si svolgeranno nell'ambito
di una comunità dell'apprendimento, costituita dal
convivio Slow Food, dagli insegnanti, dai genitori, dai soggetti
che si interessano delle attività educative.