Area Science Park
Ricerca avanzata
Tantissimo interesse da parte del pubblico non solo per gli esperimenti ma anche per l'attualità scientifica 

Grande successo per La Notte dei Ricercatori a Trieste


23.09.2011 -

Un'intera giornata dedicata alla ricerca e ai suoi protagonisti, che ha visto Piazza Unità d'Italia animarsi di migliaia di studenti e curiosi di tutte le età, a partire dalla mattina: è stata un autentico successo la terza edizione della Notte dei Ricercatori, che si è svolta oggi a Trieste di concerto con 32 paesi europei, e con il coinvolgimento di 320 città, di cui oltre 40 sono in Italia.

 

Complice anche la splendida giornata di sole, i visitatori si sono affollati attorno ai 17 stand di Piazza Unità già prima dell'apertura prevista alle 10.00, desiderosi di conoscere gli oltre 380 ricercatori presenti, il loro lavoro e le loro scoperte: in linea con il tema di quest'anno, l'energia, ci sono state presentazioni, esperimenti, discussioni, ma anche gare, giochi ed escursioni su argomenti quali il risparmio energetico, il solare, il fotovoltaico, l'energia eolica e marina, le biomasse, la radioattività, i raggi cosmici e l'energia delle stelle. Ma anche l'energia proveniente dal cibo e dal nostro corpo, dalle alghe e anche dalla musica.

 

Grande apprezzamento anche da parte delle autorità locali, che alle 15.30 hanno salutato il pubblico e i ricercatori presenti in Piazza Unità: il sindaco Roberto Cosolini, l'Assessore comunale all'Educazione, Scuola, Università e Ricerca Antonella Grim, la Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat, il Rettore dell'Università Francesco Peroni e l'Assessore regionale all'Istruzione, Università e Ricerca Roberto Molinaro hanno, in modo corale, ribadito l'importanza di un evento che mette in mostra la ricerca a il lavoro degli enti locali, in un territorio che si distingue per l'alta densità di istituti di ricerca che ospitano una così ampia comunità scientifica internazionale.

 

L'evento assume particolare rilevanza in un momento in cui la ricerca è sempre più in difficoltà, per cui si rende indispensabile informare e aumentare la coscienza collettiva. Una coscienza collettiva che dimostra grande interesse e partecipazione.

 

"Il bilancio della manifestazione è estremamente lusinghiero - conferma il professor Fabio Benedetti dell'Università di Trieste, coordinatore del progetto STAR2011-La Notte dei Ricercatori a Trieste - basti pensare che già nel primo pomeriggio abbiamo contato diverse migliaia di partecipanti e oltre trenta scuole. Ciò dimostra che questa è la strada da seguire per la divulgazione della scienza verso i giovani, visto il tangibile entusiasmo e grande coinvolgimento che ha suscitato".

 

Le autorità stesse, assieme a scienziati, artisti e giornalisti, si sono messe in gioco in gare di cyclette e vogatori per produrre e misurare l'energia prodotta dal corpo umano: dal prof. Fabio Benedetti stesso, che ha pedalato contro il direttore della SISSA Guido Martinelli, al Vicesindaco di Trieste Fabiana Martini, che ha sfidato Daniela Perazzo, presidente dell'Associazione Futurodonna, mentre la Presidente della Provincia di Trieste Maria Teresa Bassa Poropat ha pedalato contro Cinzia Giancovich dell'ICTP.

 

Grande interesse, come ogni anno per le escursioni sul Delfino Verde in compagnia di biologi marini e astronomi, alla scoperta delle potenzialità del mare e delle magie del cielo stellato.

 

Proprio l'astronomia ha destato grande curiosità nel pubblico che, durante alcuni incontri, ha chiesto delucidazioni sulla caduta del satellite della NASA "UARS", precipitato sulla Terra  tra venerdì e sabato.

 

Altra notizia che ha destato interesse è stato l'annuncio della scoperta che il fascio di neutrini dal CERN di Ginevra ai laboratori dell'INFN del Gran Sasso viaggia a una velocità superiore a quella della luce. Se confermata, la notizia avrebbe conseguenze notevoli sulla teoria della relatività di Einstein.

 

Nel tardo pomeriggio e fino a notte fonda, l'energia si è trasformata in musica, con installazioni, laboratori e concerti che hanno visto i ricercatori trasformarsi in musicisti.