16.09.2011 -
Si laureano in medicina e scienze più dei colleghi maschi, ma
nei settori tecno scientifici faticano a emergere. Accade in Italia
più che in altri Paesi, ma a ben guardare nella storia moderna sono
pochissime le donne che hanno ottenuto i riconoscimenti più
importanti a livello mondiale. Al punto che un brillante fisico,
scrittore e giornalista come Nicolas Witkowski ne ha fatto un
saggio di successo dal titolo Troppo belle per il Nobel (la
metà femminile della scienza).
Sono molte a Trieste le donne ricercatrici. A loro sono stati
dedicati il concorso e la mostra fotografica "La scienza è donna",
scatti catturati tra momenti di lavoro e di vita privata, dove
curiosità, generosità, intuito, fecondità sono gli elementi
di una sequenza visiva, in cui femminilità e scienza sembrano
fondare sulle medesime basi la loro potenza generatrice di vita e
di sapere.
Questo pomeriggio sono stati premiati i vincitori del concorso
fotografico, organizzato in occasione della Notte dei Ricercatori
2011. La giuria, presieduta dal fotografo professionista Marino
Sterle, ha selezionato le tre fotografie migliori tra una rosa di
ventotto scatti.
Primo classificato è Silvano Piazza del LNCIB, con la seguente
motivazione: "Lo scatto colpisce per l'immediato messaggio: il
senso più primitivo e naturale dell'essere donna. La foto esprime
una forte speranza per il futuro: una vita che si prepara a nascere
in un contesto in cui la scienza e la ricerca continuano il loro
progresso. Si contraddistingue per l'elevata tecnica applicata e
per la scelta del colore/non colore".
Seconda classificata è Laura Ukovich dell'Università di Trieste,
con la seguente motivazione: "Lo scatto fa emergere in modo
preponderante la figura femminile come donatrice di vita in una
duplice veste: donna e medico. E' una foto di forte impatto,
realizzata con grande tecnica, maestria e attenzione. Rappresenta
uno dei momenti più difficili e belli della vita umana".
Terza classificata è Adriana De Caro di TBS Group, con la
seguente motivazione: "Determinazione e passione sono gli elementi
che caratterizzano questo scatto che racchiude un messaggio
profondo che va al di là della scienza. La foto, un autoscatto,
vuole esprimere la contaminazione delle culture che nella scienza
trovano sempre un minimo comune denominatore. I colori scelti e i
contrasti, rendono questo scatto unico".
La mostra che espone quindici delle fotografie che hanno
partecipato al concorso è aperta gratuitamente al pubblico dal 16
al 23 settembre, dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle 17.00 alle
20.00 presso la Sala Comunale d'Arte in piazza Unità d'Italia a
Trieste.