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Le decisioni prese dal CdA del Consorzio per l’Area di Ricerca nella sua ultima seduta 

CBM: ok di AREA sullo statuto e rinvio sul bilancio


23.04.2012 -

Il Consorzio per l'Area di Ricerca di Trieste darà il suo parere favorevole alle modifiche dello Statuto del Consorzio di Biomedicina Molecolare orientate - nel rispetto delle recenti normative riguardanti la PA - alla riduzione del numero dei componenti dei futuri organi direttivi e all'individuazione di un sindaco unico per il controllo e la revisione legale dei bilanci.

 

Lo ha stabilito il Consiglio di Amministrazione di Area nella sua ultima seduta, in vista dell'Assemblea del CBM (di cui è socio di maggioranza) convocata per domani martedì 24 aprile. Nella stessa seduta è stato inoltre deciso di rinviare l'approvazione del bilancio consuntivo 2011 del CBM - che presenta un risultato negativo di 283.000 Euro - in quanto non accompagnato dalla necessaria relazione del revisore. AREA propone di affiancare alla presentazione del bilancio un Piano di intervento a un anno, al fine di dare ai Soci del CBM adeguate prospettive di sostenibilità a breve e medio termine delle prossime attività, anche attraverso una riduzione dei costi di gestione. A tale Piano, secondo il CdA di Area, dovrà essere collegato il futuro assetto societario del CBM, prevedendo di acquisire l'eventuale disponibilità dei soci a contribuire finanziariamente ai suoi bilanci. Il CdA di Area supporterà i vertici del CBM nella redazione del Piano.

 

Infine, quanto al rinnovo degli Organi Sociali del CBM, Area si atterrà agli  indirizzi comunicati qualche giorno fa dal Ministro Profumo agli Enti di ricerca vigilati, che prevedono che la designazione dei candidati negli organi di governo di società, consorzi ed enti partecipati, avvenga attraverso un avviso pubblico aperto alla presentazione di candidature, tra le quali selezionare i profili di più elevata professionalità.  Di conseguenza, Area valuterà nei prossimi giorni l'opportunità di predisporre e pubblicare l'avviso in questione dopo avere consultato gli Enti finanziatori anche non rappresentati nell'assemblea dei Soci, a cominciare dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

 

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