28.01.2014 -
È stato presentato oggi presso l'Università degli Studi di
Trieste "MVDC Large Ship", un progetto di ricerca
industriale finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
L'iniziativa, che ha preso il via nell'ottobre del 2010, ha
valutato da un punto di vista tecnico-scientifico,
l'implementazione di un sistema elettrico integrato con
distribuzione in media tensione a corrente continua in grandi navi
a propulsione elettrica e, quindi, la possibile sostituzione degli
attuali sistemi a corrente alternata, che oggi sono i più
diffusi.
Il bando regionale nell'ambito del quale "MVDC Large Ship" si è
classificato al primo posto in una rosa di 13 concorrenti, ha
coinvolto il mondo locale dell'impresa e della ricerca, affiancando
a Fincantieri, capofila del progetto, 5 prestigiosi partner:
l'Università degli Studi di Trieste; il Consorzio per l'AREA di
ricerca scientifica e tecnologica di Trieste; il Politecnico di
Milano (unico partner fuori regione), il Consorzio per l'Alta
Ricerca Navale RINAVE e Blu Electra srl, avvalendosi inoltre della
collaborazione dell'Università di Udine.
Lo studio ha analizzato 3 sottosistemi fondamentali legati
all'introduzione della corrente continua: generazione,
distribuzione e utilizzazione, individuando punti di forza e limiti
delle nuove soluzioni. Con l'introduzione della corrente continua
sono emerse delle nuove opportunità, in termini di riduzione di
peso, di spazi tecnici, e dei fattori inquinanti e un grado
maggiore di flessibilità, modularità, affidabilità e controllo
della rete elettrica.
Marco Tabai di Fincantieri, project manager del
progetto, ha dichiarato: "Il progetto MVDC rappresenta una nuova
frontiera nell'applicazione della corrente continua. Questo
progetto di ricerca infatti pone le basi per la definizione e la
progettazione di un sistema fortemente innovativo, di potenziale
interesse per armatori, cantieri navali, imprese fornitrici di
sistemi elettrici, università ed enti di ricerca. In un ambito
particolarmente rilevante per il territorio, quello dei trasporti
via mare, si aprono quindi scenari di grandi opportunità di
sviluppo e collaborazioni, che la regione Friuli Venezia Giulia ha
contribuito attivamente a creare".
"Le università coinvolte nel progetto - spiega il prof.
Giorgio Sulligoi, collaboratore del Rettore
dell'Università di Trieste per le politiche territoriali e i
rapporti con le attività produttive - hanno provato a definire un
percorso progettuale che portasse, in una prima fase di ricerca
industriale, all'individuazione di soluzioni tecnologiche il più
possibile modulari, innovative per struttura o per settore di
applicazione. Una seconda fase di sviluppo sperimentale ha portato
a definire le linee guida per il progetto e l'integrazione
funzionale di tali soluzioni a bordo, applicabili a diverse
tipologie di navi: passeggeri, militari, offshore. Va sottolineato
il ruolo essenziale svolto del capofila Fincantieri, che
nell'accettare la sfida ha conferito al progetto visione e
concretezza tali da qualificare l'intera attività, al punto che
stiamo già avendo richieste di informazioni da parte di università
e consorzi di ricerca statunitensi".