
07.10.2014 -
Una nuova linea sperimentale XRF di fluorescenza a raggi X
è stata attivata da Elettra Sincrotrone Trieste. Costruita e
gestita insieme all'International Atomic Energy Agency - AIEA,
la stazione XRF impiega la luce di sincrotrone e utilizza una
tecnica - la spettrometria di fluorescenza a raggi X - capace di
fornire informazioni chimiche estremamente accurate. Queste
informazioni sono particolarmente adatte allo studio e alla
caratterizzazione di nuovi materiali strutturati applicabili in una
molteplicità di ambiti quali le nuove fonti energetiche e le
tecnologie di immagazzinamento dell'energia, la micro e
nanoelettronica, l'analisi di processi ambientali e biochimici, ma
anche la sicurezza agroalimentare e la conservazione dei beni
culturali.
"Con la nuova linea XRF - spiega Alfonso
Franciosi, presidente di Elettra - la comunità scientifica
internazionale ha a disposizione una strumentazione innovativa per
affrontare alcune fra le sfide più urgenti del nostro tempo.
I Paesi di tutto mondo hanno infatti sempre più bisogno di
nuove tecnologie, di materiali avanzati e di tecniche di
caratterizzazione innovative per far fronte a una serie di
questioni urgenti: l'aumento di efficienza e la sostenibilità nella
produzione energetica, l'immagazzinamento dell'energia, il
contenimento degli effetti dannosi dell'industrializzazione
sull'ambiente e sulla salute umana, lo sviluppo di tecniche per il
risanamento dell'ambiente, l'analisi puntuale dei fattori di
contaminazione di aria e acque e così via».
Proprio per dare un contributo concreto alla ricerca in
questi ambiti, la IAEA ha commissionato la realizzazione di una
speciale camera sperimentale che costituisce il cuore analitico
della linea XRF, progettata dai ricercatori di
Elettra. La nuova stazione sperimentale servirà
anche per attività di ricerca e di alta formazione per gli Stati
Membri della IAEA, in particolare ospitando ricercatori provenienti
dai Paesi in via di sviluppo e mettendo in rete grandi gruppi di
ricerca con gruppi emergenti.
Elettra e la IAEA collaborano già da diversi anni: il
centro triestino è stato infatti selezionato, già dal 2005, fra gli
"IAEA Collaborating Centres", con il compito di supportare le
attività dell'Agenzia nella sua funzione di diffondere la cultura
tecnico-scientifica e di promuovere la formazione e la costruzione
di reti internazionali fra gli attori della ricerca.