17.02.2015 -
Biologi cellulari e molecolari,
immunologi, allergologi, dermatologi, fisici, esperti del clima,
della qualità dell'aria e dello sfruttamento del suolo. Esperienze
e discipline scientifiche diverse unite, per la prima volta in
Europa, in un unico team con due grandi obiettivi: studiare il
fil rouge che unisce le allergie da polline, i cambiamenti
climatici su scala locale e globale, la qualità dell'aria e lo
sfruttamento del suolo e fornire conoscenze ed evidenze
scientifiche utili ad affrontare le sfide di salute e ambientali
imposte all'Europa delle specie aliene invasive. A presguirli il
team del progetto europeo Atopica i cui risultati saranno
presentati a Bruxelles, in Belgio, presso il Comitato delle
Regioni.
Nel corso del workshop si parlerà di come
l'evoluzione del clima, lo sfruttamento del suolo e
l'inquinamento dell'aria influenzano la diffusione della pianta
infestante Ambrosia artemisiifolia, comunemente
nota come ambrosia, e delle sue conseguenze sulla salute umana.
Sono in programma interventi scientifici degli esperti coinvolti
nel progetto Atopica e non solo. A Bruxelles gli scienziati
incontreranno giornalisti, decisori politici, membri del
parlamento, parti interessate e cittadini.
È possibile registrarsi all'evento, su
www.atopica.eu/conference. La registrazione e la partecipazione
alla conferenza sono gratuiti.
Per saperne di più
su Atopica
Ambrosia artemisiifolia è una pianta erbacea annuale
originaria del Nord America. A partire dagli Anni '40 ha cominciato
a diffondersi anche in Europa, dove oggi
si propaga a ritmo incalzante. In concomitanza,
aumentano i casi di allergia.
«I cambiamenti climatici previsti nella
Regione Europea per diversi decenni a venire probabilmente
favoriranno il diffondersi di specie invasive come l'ambrosia»
afferma la coordinatrice del progetto, la dottoressa Michelle
Epstein della Medizinische Universität Wien, illustrando una delle
principali conclusioni alla quale si è giunti grazie ad Atopica. Il
progetto ha visto coinvolti, accanto a Epstein,
esperti appartenenti a sette diversi Paesi dell'EU: Austria,
Francia, Regno Unito, Germania, Belgio, Italia e Croazia.
Atopica ha integrato modelli quantitativi fisici e statistici
sui cambiamenti climatici e sulla qualità dell'aria con dati
clinici ottenuti studiando coorti di bambini e di anziani.
I partner italiani sono tre: per le indagini molecolari sulle
coorti, da Milano, l'Università Vita-Salute San
Raffaele con un gruppo di ricercatori guidati da Dejan
Lazarevic, per gli studi sul clima l'International Centre
for Theoretical Physics (Ictp) Abdus Salam di Trieste con
il team coordinato da Filippo Giorgi e, sempre da Trieste, per la
disseminazione dei risultati della ricerca Promoscience
Srl, impresa insediata in AREA Science Park specializzata
in soluzioni ICT, grafica e comunicazione scientifica.
«È necessario sviluppare in Europa una maggior
consapevolezza delle specie invasive come l'ambrosia, e strategie
sostenibili volte a controllarne e ridurne la diffusione al fine di
salvaguardare la salute e il benessere dei cittadini europei»
così conclude Epstein invitando tutti gli interessati a Bruxelles,
alla conferenza.