26.09.2012 -
Un'annata difficile per le piantagioni di granturco, messe in
crisi dalla siccità e ora alle prese con l'aflatossina, una tossina
naturale prodotta da funghi microscopici, cancerogena, che può
entrare nel metabolismo degli animali da allevamento attraverso
mangimi contaminati. L'allarme è partito dal Veneto, dove buona
parte del raccolto di quest'anno sarebbe inutilizzabile, al punto
che Roma si sta ventilando l'ipotesi di innalzare i limiti
massimi delle aflatossine dettati dalle normative europee.
Un espediente utile forse agli agricoltori, ma che non andrebbe
incontro alle esigenze di massima sicurezza dei consumatori. La
questione, che riguarda anche altre zone della Pianura padana, è
molto delicata perché di mezzo c'è tutta la filiera che comprende
anche l'alimentazione umana, attraverso le vacche da latte. E in
Friuli Venezia Giulia?
"Anche nella nostra Regione abbiamo una situazione border line
per quanto riguarda le aflatossine, proprio per le stesse
motivazioni della vicina regione Veneto - spiega Manlio
Palei, responsabile della Direzione centrale salute,
integrazione sociosanitaria e politiche sociali della Regione
Autonoma Friuli Venezia Giulia. Attualmente stiamo monitorando la
situazione con un extra piano voluto e concordato con il Ministero
della Salute. Verranno fatti dei controlli suppletivi su tutta la
filiera a partire dagli essiccatoi pe finire ai depositi e
stabilimenti latte. Per ora, a dire il vero, la situazione non
sembra drammatica come nelle altre regioni coinvolte, ma aspetterei
un minimo di riscontro documentale e scientifico per esprimermi
meglio e con dati certi".
Intanto i produttori di mais intensificano i controlli sul
prodotto. I laboratori della Tecna in AREA Science Park stanno
registrando in questi giorni un sensibile incremento nella
richiesta di kit diagnostici per la verifica dei livelli di
aflatossine. "Stiamo cercando di soddisfare un numero crescente di
ordini, soprattutto per il kit per l'aflatossina M1 - spiega
Maurizio Paleologo, presidente dell'azienda specializzata in
diagnostica alimentare.
Gli ordini provengono soprattutto da Veneto ed Emilia, in Friuli
Venezia Giulia l'incremento c'è ma è minore". Al tempo stesso
un'altra azienda di AREA, Test Veritas, sta iniziando a ricevere
richieste per un servizio di controllo degli ammassi di mais, degli
insilati e del latte, da effettuarsi "a domicilio" da parte di
tecnici opportunamente addestrati. Il problema mais e aflatossine
sarà uno dei temi al centro di "Sicuri a tavola", la tavola
rotonda in programma sabato 29 settembre a Trieste alle ore
11.00 nella Sala Veruda di Palazzo Costanzi, nell'ambito di
NEXT, durante la quale saranno affrontate, dal punto di vista della
scienza e del consumatore, anche problematiche legate ad allergie e
intolleranze alimentari.